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lunedì 6 agosto 2007

LA MALINCONICA FINE DI LUCIANONE

Per anni ho mal digerito Lucano Moggi. Calcisticamente parlando lo odiavo. Rappresentava il lato oscuro e meschino del calcio. E poi era juventino. Impossibile provare un sentimento positivo.
Ma leggendo le sue ultime uscite vi confesso di aver provato un po' di tenerezza nei suoi confronti. Si evince come sia rimasto malinconicamente solo, come il mondo del calcio gli abbia voltato le spalle. E allora lui si arrangia come può, dando spettacolo in piazza, sparando a zero contro l'Inter davanti a turisti annoiati, magari juventini, che non prestano attenzione ai suoi discorsi ma lo applaudono e lo incitano a sparare altre cazzate.
Mi ricorda un signore mezzo matto che incontrava quando andavo a scuola. Passava le giornate a chieder soldi ai passanti, a urlare che la Juventus era morta (lui era interista) e a mostrare la sua dentatura non propria florida. Noi ragazzi gli davamo qualche spicciolo a patto che inveisse contro la Juventus o mostrasse il suo apparato dentario. Lo prendevamo per i fondelli ma lui era felice perché era convinto di fare qualcosa di serio ed importante. Proprio come Moggi che inveisce contro l'Inter e mostra il suo lato comico.
Impossibile odiare uno così, impossibile non provare un po' di velata nostalgia per quello che era e per quello che è diventato. Alcuni attori escono di scena trionfalmente, altri in modo meno glorioso. Lucianone ha scelto di ridicolizzarsi continuando questa messa in scena tragicomica.
Proprio una fine malinconia...

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