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lunedì 8 dicembre 2008

BILANCIO FINALE SUL CAMPIONATO RUSSO

E si chiude così la Russian Premier Liga 2008, per la prima volta interamente seguita insieme a voi, un campionato che passerà alla storia come quello della 'svolta del calcio russo', soprattutto grazie ai successi europei ottenuti dallo Zenit San Pietroburgo ed alla fantastica cavalcata della Russia ad EURO 2008, che hanno fortemente contribuito a far conoscere il movimento calcistico russo anche laddove era snobbato, in particolare nella presuntuosa Europa Occidentale, dove ormai quasi tutti i paesi più evoluti calcisticamente parlando hanno acquisito i diritti per trasmettere le gare principali della RPL. Una prima grande vittoria, che con il passare del tempo renderà il torneo russo sempre più 'accessibile' a tutti e con maggiore visibilità internazionale. Ma questo campionato verrà principalmente ricordato come quello del primo titolo del Rubin Kazan, uno scudetto ampiamente meritato e maturato sul campo, nonostante fosse totalmente inaspettato alla vigilia. Un exploit che era preannunciato da tempo, arrivato però anche grazie al fallimento di Mosca e San Pietroburgo, il 99% delle industrie e del pallone. In particolare, le due squadre che hanno più da rammaricarsi sono Zenit e CSKA, indubbiamente le due compagini più forti, ma che per motivi differenti non sono mai riuscite a dire veramente la loro in ottica primo posto, a causa di un rendimento altalenante dovuto a numerosissimi fattori che hanno influito negativamente sulle formazioni guidate rispettivamente da Advocaat e Gazzaev. Ancora deludente la Lokomotiv, che - aspettando l'esito finale della Coppa di Russia - per il secondo anno consecutivo non è riuscita a centrare la qualificazione europea, nonostante una rosa qualitivamente tra le migliori del campionato. Ha fatto ancora peggio la squadra moscovita più titolata, lo Spartak, che è incappato nella classica stagione storta in tutto e per tutto, ricca di cocenti delusioni e pesantissime umiliazioni (su tutte l'1-5 subito in casa nel sentitissimo derby con il CSKA e la pessima uscita di scena nel terzo turno preliminare di Champions League contro i rivali di sempre della Dynamo Kiev), da dimenticare al più presto, nononostante la parziale affermazione di qualche giovane promessa (un nome su tutti: il 19enne terzino destro Parshvilyuk) ed il completo ritrovamento di un giocatore che sembrava essersi perso per strada (Pavlenko, rientrato dal prestito annuale allo Shinnik). Negativa è stata anche la stagione dell'FC Mosca, passato dalle sapienti mani di Slutskiy a quelle più ruvide di Blokhin, nemmeno lontanamente in grado di ripetere il sorprendente e per certi versi irripetibile quarto posto della passata stagione, sia per un mercato invernale povero sia per le scelte quantomeno discutibili dello strapagato tecnico ucraino. Non riesce a ripetersi nemmeno il Saturn, che eppure sulla carta aveva una rosa di buonissimo livello, ma che ha pagato a carissimo prezzo l'assenza di un vero bomber d'area di rigore (nonostante le 10 reti messe a segno dal bosniaco Topic), come ampiamente dimostrano gli appena 26 gol segnati in 30 partite, oltre la solita pareggite acuta a cui è da anni affetto il club di Ramenskoye. Non ha fatto tanto meglio l'altra squadra della provincia di Mosca, il giovane Khimki, salvatosi sul rotto della cuffia grazie ad una campagna estiva che ha portato una miriade di nuovi giocatori alla corte di Yuran. Unica eccezione tra le squadre della capitale è stata la Dinamo, splendidamente allenata e plasmata dal giovane Kobelev, che la prese in mano quando era in piena zona retrocessione nell'agosto del 2006, e che in breve tempo l'ha trasformata in una formazione competitiva, grazie anche ad acquisti mirati e non più insensati come nel recente passato, oltre che ad una costante crescita dei giovani del settore giovanile, tra i migliori di Russia, se non addirittura il migliore in assoluto. Dinamo che è riuscita nella difficile impresa di non crollare dopo la cessione del suo giocatore migliore, di colui che nel girone d'andata aveva spesso segnato le sorti della formazione che fu di Yashin, vale a dire il fantasista portoghese Danny, insieme a Vagner Love e Zhirkov del CSKA, il miglior giocatore del campionato appena concluso. Parlavamo della sorpresa rappresentata dai Tartari del Rubin, per la prima volta campioni, ma un pò tutta la Russian Premier Liga 2008 verrà ricordata come il campionato della provincia, il campionato di Perm e Samara, ma anche di Grozny e Nalchik, tutte formazioni poco celebrate all'inizio della stagione ma splendide protagoniste di un'annata da incorniciare.

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PS: Nel ringraziare Kerzhakov per l'articolo mi scuso con lui per non averlo pubblicato prima.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il campionato russo diventa sempre più interessante.
Non a caso Sky lo trasmette.
Ma come è organizzata la stagione russa? Quando inizia e quando finisce?

Entius ha detto...

Prova a chiedere a Kerzhakov
http://calciorusso.blogspot.com/

FscoMisc ha detto...

Convengo con ciò che dice roby, calcio rurro sempre più intressante, ricco di talenti e di...soldi

ciao a tutti

"quelli che l'inter..."
www.interclubacquaviva.blogspot.com