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giovedì 10 settembre 2009

ARGENTINA, LA QUALIFICAZIONE E' APPESA AD UN FILO

Alla fine spero che riesca a qualificarsi. Faccio molta fatica ad immaginarmi un mondiale senza l'Argentina. Eppure la nazionale guidata da Maradona, rischia seriamente di rimanere fuori dai prossimi campionati mondiali. Attualmente è quinta nel girone. Passano quattro nazionali e la quinta va agli spareggi. Ma sono tutte lì in pochi punti. Dopo Brasile e Paraguay già qualificate e il Cile a 27 punti ci sono Ecuador a 23 punti, Argentina 22 punti, Uruguay e Venezuela 21 punti e Colombia 20 punti. 5 squadre per un posto e mezzo quando mancano due giornate alla fine. La lotta è serrata e riuscire ad entrare o rimanere fuori è un'attimo.
La nazionale albiceleste con Maradona in panchina è partita con un convincente 4-0 al Venezuela ma poi ha perso 4 delle successive 5 sfide. E come non ricordare la prima sconfitta, quel 6-1 rifilatogli dalla Bolivia che pesa come un macigno.
E' facile ora sparare a zero su Maradona ma mi sembra evidente che il Pibe d'Oro non è certo adatto per fare il commissario tecnico. Affidare la guida della nazionale argentina a Maradona mi è sembrata sin da subito una scelta azzardata se non addirittura scellerata. Purtroppo i risultati non fanno che confermare le mie perplessità. Non sempre un grande giocatore può diventare un grande allenatore. Ci sono poche, pochissime eccezioni. Mi viene in mente solo Crujff. Molti altri (Platini e Van Basten per esempio) hanno fallito.
Ma non c'è più tempo per le recriminazioni. A metà ottobre l'Argentina è attesa dalle due sfide decisive. Il 10 affronterà il Perù e tre giorni dopo farà visita all'Uruguay in un match che, al momento attuale, ha tutta l'aria di uno spareggio. 180 minuti per giocarsi la qualificazione. E sperare di non dovere assistere ad un Mondiale senza l'Argentina.


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2 commenti:

Tommy ha detto...

Credo che l'Argentina rischi tantissimo. Col Perù quasi certamente vincerà ma lo scontro con l'Uruguay lo vedo molto duro.
Maradona è stato scelto per questioni affettive ma non è assolutamente l'uomo adatto per guidare la nazionale argentina.
E adesso se ne pagano le conseguenze.

Anonimo ha detto...

Grande giocatore non è sempre sinonimo di grande allenatore..