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venerdì 27 novembre 2009

LA MOGLIE MOURINHO E L'AMANTE BLANC

Probabilmente è un vizio. Si ha un'allenatore e si pensa a qualcun'altro. Come avere una moglie e pensare sempre all'amante. C'era Zaccheroni e si parlava di Mancini, c'era Mancini e si parlava di Mourinho, ora c'è mourinho e si parla di Laurent Blanc.
Non so se la colpa sia di Moratti o dei giornalisti. Quasi certamente il presidente fa dei pensierini e i giornalisti ci ricamano su.
La disfatta di Barcellona e la contemporanea vittoria del Bordeaux di Blanc sulla Juventus hanno fatto ritornare di moda il nome del tecnico francese come possibile allenatore nerazzurro nell'immediato futuro.
Non c'è dubbio che l'ex libero dell'Inter è uno in gamba. Ha costruito una squadra vincente rimettendo in sesto qualche scarto italiano (Gourcuff e Menegazzo), fidandosi di giovani di successo (Gouffran) e affidandosi ad un parco di nomi noti (Plasil, Diarra, Cavenaghi, Diego Placente).
Un tipo così è ovvio che piaccia a Moratti: ha gli occhialini da intellettuale, un passato da grande giocatore (quarto nella storia francese dopo Platini, Zidane e Kopa), uno stile da signori si nasce, un’esperienza all’Inter da non disconoscere. Ha 44 anni e una filosofia che non lascia dubbi. «Voglio grandi squadre, obiettivi importanti, cerco poche emozioni e tanta strategia». E' l’identikit dell’allenatore interista perfetto.
Peccato che in questo momento l'Inter un'allenatore c'è l'abbia già. Mourinho ha i suo difetti (chi non li ha?), qualche volta non riesce a trasmettere grinta e sicurezza alla squadra però la sua bravura è fuori discussione. Come è fuori discussione che sia un vincente.
Blanc lo vedrei bene fra qualche anno, quando l'era Mourinho sarà giunta al capolinea e ci sarà la necessità di dare un ricambio. Per il dopo Mou Blanc rimane il mio favorito insieme al mitico Zenga.
Per ora però lasciamo lavorare in pace Mourinho. E se qualcuno fa notare che Blanc ha battuto la Juventus, ricordiamogli che anche Mourinho l'ha battuta una volta e mezza (la seconda volta la vittoria è sfuggita per un gol in pieno recupero).
E il Mou, dal canto suo, vinca le prossime tre partite. Così ammutolirà definitivamente queste voci.

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5 commenti:

Winnie ha detto...

Blanc è uno in gamba ma è ancora troppo presto per poterlo giudicare da Inter.
Ha vinto lo scudetto in un campionato non di primissima fascia e aver battuto la Juventus non fa curriculum.

Matrix ha detto...

Se consideriamo gli scudetti vinti, tra Zenga e Blanc non c'è storia.
Sono daccordo con Winnie. Blanc è bravo e in prospettva futura può diventare un buon allenatore ma andiamoci piano nel definirlo "da Inter".

Vojvoda ha detto...

Lo vorrei anche io, e sempre, uno scarto come Gourcuff, scarto come Sneijder al Real e ora miglior giocatore ed imprescindibile nell'Inter, come quel Cambiasso disastroso alla Casa Blanca e divenuto perno del centrocampo dell'Inter iper-scudettato, o come il Cassano-Merendina di Madrid ed ora miglior giocatore italiano.

E comunque Cavenaghi gioca poco e Placente non gioca praticamente mai.
Le vere chiavi del successo risiedono oltre che in Gourcuff (arrivato in Italia a vent'anni e con davanti il Kakà poi Pallone d'Oro), nel forte marocchino Chamakh, nella difesa solida ed abituale( Planus e Ciani centrali, Tremoulinas a sinistra e Chalmè a destra e dietro il portiere Carrasso), nell'ala sinistra brasiliana Wendel, oltre che nei citati Alou Diarra, Gouffran, Fernando e Plasil.

AeSse77 ha detto...

Bel post! Io credo che Mourinho vada lasciato lavorare, il suo è un progetto importante e potenzialmente vincente! tempo, un po di tempo please! ciao
Sergio
C'èSolol'Inter!!!|ilBlog

Unknown ha detto...

Qualche anno? La mia sensazione è che l'era Mourinho stia già volgendo al capolinea. Moratti per certe questioni non è poi troppo diverso da Zamparini, è solo meno cafone ma in quanto ad innamoramenti per tecnici vari non è secondo al friulano.

Dall'altra parte, credo che neanche a Mou faccia impazzire l'idea di rimanere altri 3-4 anni in Italia, in un Paese in cui il mondo calcio è troppo diverso da quello inglese a cui si era abituato.

Certo, un contratto da 11 milioni l'anno per ancora 4 anni non è uno scherzo, e il rischio è di arrivare a un bivio come fu per Mancini.