Ci risiamo. E sinceramente me l’aspettavo. Il fatto che l’Inter sia uscita pulita da Calciopoli e soprattutto che ne abbia beneficiato non è mai andato giù a nessuno ed è ovvio che prima o poi uscissero fuori delle fantomatiche telefonate tra Moratti e Bergamo. Telefonate che ci sono state e di cui i
l presidente nerazzurro ne aveva già parlato nel 2006. Ma, quello che i tifosi bianconeri stentano ad accettare, non importa chi telefona ma cosa si dicono. Moggi non fu mica condannato perché telefonava a Bergamo ma perché insieme al designatore arbitrale aveva tirato su un sistema volto a favorire la Juventus.
Basta andare a rileggere le trascrizioni delle telefonate di Moggi e quelle di Moratti per capire che stiamo parlando di due cose totalmente diverse. Nel primo caso si discute su chi mandare ad arbitrare, su come fare per favorire, e cosi via, nel secondo caso c’è principalmente un designatore che è preoccupato del fatto che qualcuno (ovvero Moratti) se ne stia buono al suo posto e non crei problemi. Leggete attentamente ciò che dice Bergamo e ciò che dice Moratti. Alla fine è facile notare che il designatore fa delle considerazioni su un arbitro e il nostro presidente si limita ad acconsentire. Non mi pare che si dicano alcunché di compromettente o che faccia pensare che l’Inter fosse coinvolta in quel fantastico sistema chiamato Calciopoli (anche perché pensare che l’Inter pagasse per perdere mi fa sorridere.)
Comunque credo che ci sia ben poco di che meravigliarsi. E’ ovvio che Moggi e i suoi legali cerchino in tutti i modi di uscirne indenni dal processo e l’unico modo è appellarsi al famoso “così facevan tutti”. E’ altrettanto ovvio che i tifosi non interisti e i giornalisti non aspettavano altro (anche se per la verità mi è sembrato di notare che la Gazzetta sia schierata dalla nostra parte). Hanno un’occasione ghiotta per gettare fango sull’Inter e destabilizzare l’ambiente, figuriamoci se non lo faranno.
Mio fratello qualche giorno fa mi faceva notare una cosa interessante. Ricordate la settimana che precedette l’ultima giornata di campionato nel 2008? Ricordate che uscì fuori la storia di quel sarto amico di alcuni mafiosi e legato a Mancini e alcuni giocatori nerazzurri? Perché uscì fuori proprio quella settimana? E perché in seguito non se ne parlò più? Ovvio, perché serviva principalmente a minare l’ambiente nerazzurro.
La stessa cosa stanno cercando di fare in questo momento. Un’Inter così vincente e forte dà fastidio (soprattutto ora che siamo diventati forti anche in Europa…) e si cerca di fare di tutto per metterci i bastoni tra le ruote. Per fortuna Mourinho ha cementato il gruppo e mi pare che tutte queste polemiche non hanno minimamente scalfito l’ambiente nerazzurro.
Noi andiamo avanti, coscienti del fatto di essere in buona fede e di non fare assolutamente parte del più grande imbroglio del calcio italiano. Alla prossima.
l presidente nerazzurro ne aveva già parlato nel 2006. Ma, quello che i tifosi bianconeri stentano ad accettare, non importa chi telefona ma cosa si dicono. Moggi non fu mica condannato perché telefonava a Bergamo ma perché insieme al designatore arbitrale aveva tirato su un sistema volto a favorire la Juventus.Basta andare a rileggere le trascrizioni delle telefonate di Moggi e quelle di Moratti per capire che stiamo parlando di due cose totalmente diverse. Nel primo caso si discute su chi mandare ad arbitrare, su come fare per favorire, e cosi via, nel secondo caso c’è principalmente un designatore che è preoccupato del fatto che qualcuno (ovvero Moratti) se ne stia buono al suo posto e non crei problemi. Leggete attentamente ciò che dice Bergamo e ciò che dice Moratti. Alla fine è facile notare che il designatore fa delle considerazioni su un arbitro e il nostro presidente si limita ad acconsentire. Non mi pare che si dicano alcunché di compromettente o che faccia pensare che l’Inter fosse coinvolta in quel fantastico sistema chiamato Calciopoli (anche perché pensare che l’Inter pagasse per perdere mi fa sorridere.)
Comunque credo che ci sia ben poco di che meravigliarsi. E’ ovvio che Moggi e i suoi legali cerchino in tutti i modi di uscirne indenni dal processo e l’unico modo è appellarsi al famoso “così facevan tutti”. E’ altrettanto ovvio che i tifosi non interisti e i giornalisti non aspettavano altro (anche se per la verità mi è sembrato di notare che la Gazzetta sia schierata dalla nostra parte). Hanno un’occasione ghiotta per gettare fango sull’Inter e destabilizzare l’ambiente, figuriamoci se non lo faranno.
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6 commenti:
HAHHAHAHHAHAH, e le telefonate di Facchetti? ce ne sono a iosa e via via che si avvicina il 13 diventano sempre piu' compromettenti. Senza contare che telefonare a un arbitro, nella fattispecie De Santis, e' gia un reato SPORTIVO.
In ogni caso se ti interessa, visto che parli della stampa, oggi Ferraiolo (presidente Ussi) e Palombo (Vicedirettore gazzetta) hanno incominciato a dire che SICURAMENTE lo scudetto di cartone sara' revocato.
Mi piacerebbe dirti di goderti la champions di quest'anno, visto che sara' l'ultima per un po' di tempo, ma tranquillo sara' insabbiato tutto. Pero' gia sentire alcuni interisti parlare di prescrizione del reato e' una mezza soddisfazione.
Tutte cazzate. Lo scudetto del 2006 possono anche togliercelo, ma la forza sul campo, ora che partiamo tutti alla pari, non ce la toglie nessuno!
Se vogliono screditarci lo faranno con ogni mezzo. Il loro scopo è toglierci lo scudetto 2006 e farci passare per complici di un complotto criminale e la mia sensazione è che ci riusciranno.
Il mio parere lo riassumo con una frase del post di Entius "Pensare che l’Inter pagasse per perdere mi fa sorridere".
Dichiarazione di De Biase, ex Giudice sportivo dello scandalo del calcio scommesse degli anni 80, rilasciata nell'estate 2006:
"Premesso che parliamo di voci che devono essere confermate, direi che l'indagine si presenta piuttosto complessa, perché investe sia la magistratura ordinaria che quella sportiva. Dire che l'Inter non rischia nulla, salvo una multa, significa non conoscere le leggi. L'Inter rischia, anche la radiazione, in teoria. Inoltre c'è un particolare che sembra essere sfuggito a molte persone che vedo sulle reti delle varie TV parlare a sproposito: la liceità dei pedinamenti.
Non scordiamoci che siamo in un campo ben definito, cioè quello della giustizia sportiva, dove non sempre valgono le regole della giustizia ordinaria. Un esempio pratico: se io, privato cittadino, mi rivolgo ad un'agenzia investigativa, regolarmente licenziata, per far pedinare mia moglie, pensando che abbia un amante, non commetto reato. Queste regole non valgono nella giustizia sportiva: è chiaro che se applico lo stesso concetto, l'unico scopo che mi prefiggo è quello di avere dei vantaggi illeciti.
Oltretutto pare che, oltre ai pedinamenti, ci siano anche delle intercettazioni illegali, a danno di squadre avversarie, direttori sportivi e membri della Gea. Quindi, ripeto, se le notizie verranno confermate, direi che l'Inter rischia, e molto, anche perché tra Inter e Telecom c'è un singolare processo di osmosi: dirigenti, managment e membri del CDA dell'una rivestono, a vario titolo, incarichi nell'altra".
già sto tremando guarda... ahah
Anonimi, parlate per dar aria alla bocca? Avete letto le carte del processo? E le carte federali? Ho sostenutol' esame da procuratore sportivo e non è scritto da nessuna pate che fare telefonate O RICEVERLE(!) è illecito sportivo.
Per il penale poi, ci siete solo voi!
P.s. Il Bologna rivuole lo scudetto del '27 e io...mio nonno.
scusa Entius, ma ci voleva
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