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sabato 31 dicembre 2011

RIPERCORRIAMO BREVEMENTE DODICI MESI DI CALCIO

Anche questo 2011 è stato all’insegna dei colori blaugrana. La fortissima squadra di Guardiola ha portato a casa scudetto spagnolo, Champions League, Supercoppa spagnola, Supercoppa Europea e Mondiale per Club lasciando al Real Madrid di Mourinho la sola Coppa del Re. In Europa League trionfo del Porto dello Special Two Villas Boas che in estate è poi emigrato al Chelsea di Abramovich. In Italia il Milan riconquista lo scudetto dopo sette anni ponendo fine al dominio dei cugini nerazzurri che durava da cinque anni. L’Inter è stata protagonista di un’incredibile rimonta in campionato prima di arrendersi alla bravura del Milan. Per la squadra di Leonardo la magra consolazione di una Coppa Italia vinta ai danni del Palermo. Dopo anni di dominio i nerazzurri sono alle prese con un ricambio generazionale che stenta a decollare. E in questo 2011 sono ben 3 (Leonardo, Gasperini e Ranieri) gli allenatori che si alternano sulla panchina nerazzurra. Non va meglio alla Juventus che rimane fuori dall’Europa. I bianconeri sollevano dall’incarico Del Neri per affidarsi a Conte. Il cambio, almeno finora, sembrerebbe azzeccato. E’ l’anno dell’Udinese e della Lazio. Entrambe arrivano quarte (in Champions League vanno i friulani che vengono eliminati dall’Arsenal nel turno preliminare) ed entrambe nella nuova stagione stanno lottando al vertice con Milan e Juventus. Ma questo 2011 sarà ricordato anche per ciò che è successo fuori dal rettangolo di gioco. Ad iniziare da Calciopoli. A novembre arriva la tanto attesa sentenza che condanna a cinque anni e quattro mesi Luciano Moggi e di fatto riconosce l’esistenza di un’organizzazione volta a falsare il campionato. E a proposito di falsare ecco l’esplosione del calcio scommesse che vive due fasi, una a giugno e una a dicembre, e vede coinvolti giocatori più o meno noti da Signori a Doni, da Paoloni a Sartor, da Bellavista a Zamperini. Ma il 2001 è anche l’anno della qualificazione dell’Italia di Prandelli ai prossimi Europei, della perdita di un posto in Champions League a partire dalla prossima stagione, della morte di Gary Speed, della sorpresa dell’Apoel Nicosia qualificato agli ottavi di Champions League, delle fantastiche notti di Champions del Napoli, dei mille (inutili) ricorsi di Andrea Agnelli, del trionfo del Brasile nel Mondiale Under 20, delle bellissime vittorie dell’Uruguay in Coppa America e del Giappone di Zaccheroni in Coppa d’Asia, dell’incredibile retrocessione del River Plate, del ritorno in Serie A del Novara dopo 55 anni, della retrocessione della Sampdoria, dell’addio al calcio di Materazzi, di Cannavaro e soprattutto di Ronaldo. L’anno è ormai alla conclusione e il 2012 è alle porte. Sarà l’anno degli Europei e delle Olimpiadi. Speriamo sia anche l’anno delle gioie e delle vittorie. E soprattutto sia un anno dove riusciremo a parlare di calcio giocato e non di chiacchiere da bar.
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dell'addio di Ronaldo mi ero completamente dimenticato...
Speriamo che il 2012 sia meno blaugrana e più "tricolore"

Dick85 ha detto...

"...un anno dove riusciremo a parlare di calcio giocato e non di chiacchiere da bar".
Temo non sarà facile. Ormai in Italia siamo attratti più dalle chiacchiere da bar che delle discussioni sul calcio giocato.