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lunedì 7 dicembre 2009

E ALLA FINE ARRIVA IL GUARDALINEE ACCUSATORE...

Se pur con qualche giorno di ritardo vorrei ritornare sulla notizia che ha agitato le acque prima di Juventus-Inter.
Ovver
o le accuse (presunte) del guardalinee Rosario Coppola che nel processo a Calciopoli sostiene che l’Inter facesse pressioni sugli arbitri.
In particolare Coppola racconta di presunte pressioni esercitate dall'allora designatore Gennaro Mazzei per ammorbidire il referto riguardante l'espulsione del colombiano Cordoba avvenuta durante la partita di campionato tra i nerazzurri e il Venezia nel 2001. Pressioni a cui lui non cedette e che gli costarono la carriera (''Da quel momento in poi non ho più fatto la serie A'').
Dunque non era l'Inter a fare pressione sugli arbitri ma Mazzei, che era il designatore dei guardalinee. Mazzei avrebbe fatto pressioni per ammorbidire la sanzione di Cordoba, espulso per una presunta gomitata a Bettarini.
Ora, in molti sanno benissimo che nel pre e nel post partita è prassi incontrare l'arbitro (c'era uno solo che non aveva l'abitudine di incontrarli prima o dopo perché li chiamava molto prima).
Nel dopo partita è normale prassi che, in caso di sanzioni esagerate rispetto all'evento accaduto, i dirigenti e/o il calciatore approfittino per discutere con l'arbitro o con chi di dovere per far sì che da una ingiustizia derivi una pena ingiustamente sproporzionata. Tutto questo dunque è semplice prassi.
Vogliamo dare una lettura diversa come farebbe qualunque tabloid estero?
Mazzei chiede al guardalinee di non calcare la mano semplicemente perché questo avrebbe comportato l'incazzatura dell'Inter. Perché il peggio doveva ancora venire e non era il caso di spendere due giornate se poi c'erano le abbordabili Torino e Bologna di turno.

Oppure, e proponiamo un’altra lettura, Mazzei fa notare al guardalinee che l’espulsione era esagerata e quindi richiede una pena più equa.
Pressioni che non sortirono alcun effetto (al contrario di certe telefonate…) visto che Cordoba scontò due giornate di squalifica.
E comunque rimane pur sempre il fatto che l’intervento di Mazzei non certifica che l'Inter fosse coinvolta.
Ovviamente i giornali italiani prontamente hanno sistemato la notizia a loro piacimento e "Coppola accusa Mazzei di avere operato pressioni per favorire l'Inter" diventa "Coppola accusa l'Inter".
Comunque qualora la giustizia penale individuasse un reato in questa vicenda, sarebbe comunque
prescritto. Stessa sorte toccherebbe a questo caso anche se la vicenda finisse all'attenzione della giustizia sportiva.
In pratica l’Inter non rischia nulla e vorrei capire il perché di certe dichiarazioni. E soprattutto perché solo adesso. Che sia stato un tentativo di intorbidire
le acque prima di un big match? Bah…

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2 commenti:

Winnie ha detto...

Ma sì, lasciamoli parlare. Qualcosa devono pur inventarsi per gettare fango sull'Inter.

Che tristezza il giornalismo sportivo in Italia...

Matrix ha detto...

Più che accuse a me sembrano insinuazioni.
E soprattutto tifosie giornalisti dovrebbero imparare a riportare le notizie così come sono. Coppola ha accusato Mazzei non l'Inter.
I nerazzurri in questa storia sono semplici attori passivi.
Ma le P.I. ne hanno subito approfittato per gettare letame su di noi...